venerdì 4 marzo 2011

evviva le nonne


grazie a chi mi ha scritto facendo gli auguri , auguri a tutte le neo nonne e evviva le nonne e i nonni e sopratutto le madri e i padri che devono essere dotati di una buona dose di ottimismo ( o incoscenza) per continuare a mettere al mondo figli di questi tempi.
la nostra ultima nata non ha ancora un nome.
domani verrà annunciato pubblicamente e lo sapremo anche noi (nonni).
per la par condicio pubblico oggi la foto delle gemelle, le sue cugine di tre anni, e un bellissimo articolo scritto di Aldo Baquis per l'Ansa...
ANSA/ ISRAELE: SEGREGAZIONE SESSI IN TEMPIO MUSICA TEL AVIV
UGOLA D'ORO ORTODOSSA IMPONE SUE REGOLE, LAICI PROTESTANO
(di Aldo Baquis)
(ANSA) - TEL AVIV, 3 MAR - I rapporti fra laici e religiosi
nella solitamente tollerante Tel Aviv hanno subito ieri
un'inedito sfregio, agli occhi dei primi, quando all'ingresso
dell'Auditorium Mann - dove è di casa la celebre Orchestra
filarmonica israeliana - uomini e donne sono stati per la prima
volta separati per genere agli ingressi. Gli uni scortati in
platea, le altre confinate sulle tribune.
La 'segregazione sessuale' in una piazza che è il cuore
della cultura secolare cittadina (vi si affacciano anche il
Teatro nazionale Ha-Bima e il Padiglione di arte moderna Helena
Rubinstein) è stata imposta da una giovane 'star' della musica
ebraica ortodossa, Yaniv Ben-Maschiach (letteralmente 'Figlio
del Messia'). Questi ha chiarito che per motivi religiosi non si
sarebbe certo esibito di fronte a un pubblico "misto". E il
municipio di Tel Aviv, proprietario del Palazzo della Cultura
che ospita il prestigioso auditorium, ha alla fine ceduto.
Ieri, dunque, mentre tremila spettatori timorati premevano
verso gli ingressi - felici di essersi procurati i contesi
biglietti del concerto d'un artista ritenuto senza eguali dalle
comunità osservanti sefardite per i suoi delicati gorgheggi -
un picchetto di attivisti laici e femministe ha scandito slogan
d'indignazione.
Ci sono stati battibecchi, ma non violenze. Donne di nero
vestite hanno ribadito con trasporto di non sentirsi per nulla
umiliate dalla segregazione. "Lo vogliamo noi stesse", hanno
detto agli scettici contestatori. "Contente noi, contenti
tutti", hanno tagliato corto.
"Invece non è affatto accettabile che nel Palazzo della
Cultura di Tel Aviv venga adottata una misura umiliante,
sciovinista e primitiva" ha replicato all'ANSA Tamar Zandberg,
presidentessa della Commissione municipale pari opportunità.
Esponente del partito di sinistra Meretz, Zandberg si era
rivolta il mese scorso al sindaco laburista Ron Hulday affinché
impedisse la separazione per sessi in un edificio pubblico, noto
per le esibizioni di grandi artisti come Zubin Metha e Daniel
Barenboim e nel prossimo futuro anche di Gilberto Gil.
"Hulday non mi ha nemmeno risposto", ha lamentato Zandberg,
secondo la quale appare allarmante la crescente influenza in
Israele e "la radicalizzazione degli ambienti ortodossi": che
a Gerusalemme sono riusciti a imporre "non solo autobus, ma
persino marciapiedi segregati" nei loro quartieri.
"Tel Aviv-Jaffa è una città democratica e pluralistica,
che rispetta ogni persona e ogni stile di vita", ha risposto
l'amministrazione comunale in un comunicato tanto stringato da
sembrare quasi imbarazzato. "Di conseguenza - vi si legge - il
municipio autorizza l'affitto dei suoi edifici per svolgervi
eventi di tutti i generi. E così continuerà a fare". (ANSA).

1 commento:

  1. le gemelle sono bellissime,del resto anche la nonna non e' male,per cui buon sangue non mente.
    Congratulazioni per la "tribu"

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