domenica 20 giugno 2010

Come ho conosciuto Bibi Netanyau

Ringrazio John Jones che mi ha spedito questa citazione di Amos Oz , dalla sua autobiografia,
Fra gli ospiti sabbatici a casa del professor Klausner ricordo, seppure un poco vagamente, il poeta rosso fuoco Uri Tzvi Greenberg, che se non si fosse aggrappato stretto con le due mani ai braccioli della sua sedia, così forte da far sbianchire le nocche delle dita, sarebbe volato per aria sopra di noi, tale era il suo sacro ardore. O almeno così mi pareva. E poi Shalom Ben Baruch e sua moglie, il dottor Yosef Nedavah e il dottor Ben Zion Netanyahu con i suoi figli piccoli, a uno dei quali - avrò avuto una dozzina d’anni - una volta assestai un gran calcio perché quello strisciava sempre sotto il tavolo e mi slacciava le scarpe, e mi tirava i pantaloni (e ancora non so se le ho date all’eroe nazionale di Entebbe o al subdolo fratello sceso in politica). (Amos Oz - Una storia d’amore e tenebra)

Come allora, anche ora , al signor Netanyau va dato, ogni tanto, un gran calcio. E non sotto il tavolo, ma apertamente.
Grazie a Dio, non è per niente fatto della stoffa del dittatore , il sig. Netanyau detto Bibi, ed è ancora il figlio dell'ultranazionalista Ben Zion , il fratello minore dell'eroe Yoni, e il marito della signora Sara dal terribile carattere che fa cambiare i vestiti alla collaboratrice domestica ogni volta che cambia stanza , che una volta ha tirato una scarpa a una babysitter, e che pare che gli faccia gran scenate ogni volta che entra a casa.( chissà oggi! la signora è moltooooo di destra)
Insomma , Bibi, grazie a Dio , è un pavido.
A suo tempo, dopo la morte del mio Joni nella guerra del Libano ( quella precedente) chiesi di incontrarlo per dirgli quello che pensavo della politica del suo governo. Lui non ebbe mai il coraggio di farlo e così iniziai la mia protesta pubblica e il resto è storia ( non fui l'unica a protestare , naturalmente, ma so anche quale fu la mia parte).
E adesso, impaurito,ammorbidisce l'embargo civile su Gaza : entrerà la pasta e il cemento e forse arriveranno anche il cioccolato , le matite e i quaderni e il prezzemolo ( la cannella, non si sa perchè è sempre entrata!) , da cento prodotti non passeranno ai 12000 di un qualunque supermarket israeliano, ma certamente a molto di più di prima ( il resto, fino ad ora, è sempre arrivato attraverso i tunnel dall'Egitto, anche le automobili , e i giovani costruttori di tunnel sono i nuovi ricchi di Gaza) .

Ma ne valeva la pena? se il blocco a Gaza serviva per indebolire Hamas- non è servito :Hamas si è rinforzato , grazie all'embargo.
Se serviva per liberare il soldato Ghilad Shalit, Shalit è ancora lì, anni dopo.

Quanto tempo perso, per finire, alla fine , a fare la cosa giusta solo dopo aver preso un gran calcio nel sedere.
E ciò malgrado "adoro" Bibi quando ha paura. Sono i suoi momenti migliori. E ho paura di Ehud Barak che dicono non abbia mai paura. ( anche se proprio per questo fu proprio lui , a suo tempo , quando capì che l'opinione pubblica stava cambiando ,a decidere di ritirare l'esercito dal Libano)

E già da oggi aumenterà del 30% il numero dei camion che entrerà a Gaza da Israele.

1 commento:

  1. Un tempo si diceva che la politica è materia troppo seria per essere lasciata ai politici. Oggi è "passato" il concetto che solo i professionisti della politica siano abilitati, non solo ad agire ma anche a commentare e comprendere, mentre noi tutti saremmo popolo bue, qualunquista o idealista, irragionevole o semplicista. Forse per questo, in ogni parte del Globo, le cose peggiorano, manca senso dello Stato e responsabilità verso la Res Publica.

    RispondiElimina