mercoledì 2 giugno 2010

risposta a gianna:la peace flottilla

juanita, la tua idea è bellissima e se mi capita un altro di quei dibattiti in cui tutti urlano o tutti vanno d'accordo giuro che mi sparo... ma ce le vedo poco le nostre prime donne intelettuali lasciare la scrivania e i musicisti e i direttori d'orchestra le sale dei concerti per salire su quella MERAVIGLIOSA NAVE .
la triste verità è che in questo paese alla deriva bisogna iniziare di nuovo a fare politica ,visto che neanche l'opposizione qui ha detto una parola....non so se ne avrò la forza. adesso tocca ai giovani.
e poi ce lo vedi il mio vecchio avraham che mi sventola il fazzoletto mentre io mi allontano in mare lasciandolo tutto solo a babisitterare le gemelle in questi giorni in cui la babysitter vera è in ospedale dopo un incidente ?
la nave è un magnifico sogno, ne ho anche parlato con amici , e pare che ci sia un gruppo (israeliani e palestinesi) che si sta organizzando per qualcosa di simile-
ti terrò informata. ma per il momento rimane un sogno.

E da domani mattina alle 8 fino alle 15 mi trovate in giro per tel aviv ( con 30 gradi all'ombra ma chi le tiene in casa?) con la carozzina delle gemelle...mia nuora mi sembra un pò preoccupata ma io spero di farcela .gli sto insegnando a cantare -in elegante italiano- ciccio bomba cannoniere, così almeno loro , povere creature, mi tirano su di morale.

3 commenti:

  1. Manuela, più che vederceli, io sinceramente ce li spedirei! Mi sembra, e scusa se sono un po' antipatica ma raramente sono stata inferocita in questi giorni, che anche i grandi scrittori e grandi direttori d'orchestra abbiano dei doveri. Chi può contare, è ora che si decida a contare.
    O preferisce starsene alla finestra a guardare melanconicamente il proprio sogno svanire nel sangue? Certo, disquisire dai palcoscenici o nelle conferenze è molto più comodo, persino redditizio. Ma ci sono doveri morali ai quali nessuno si dovrebbe sottrarre.
    Non parlo per te, chiaramente, che tutto sei fuori che una che sta a sospirare alla finestra! Già, da una che insegna alle nipotine "Ciccio bomba cannoniere" (e dio ci scampi dal seguito) non c'è da aspettarsi che se ne stia con le mani in mano e la lingua a posto!
    Dai Manuela, nave o no, ma è davvero l'ora che il famoso (e fantasma) "partito degli scrittori" salti fuori dalle pagine e si manifesti!
    E' una questione morale e pure una questione di vita o di morte.
    Che lo facciano altri, figure certo nobilissime ma non di primo piano, non avrebbe mai lo stesso impatto e la stessa risonanza, non farebbe "scandalo" (lo scandalo nella sua funzione dirompente, catartica, svelatrice).
    Per Avraham non avrei timori, ti sopporta da così tanto tempo... ormai non potrebbe più fare a meno dei tuoi colpi di testa, si annoierebbe, si deprimerebbe...
    Scalda la colla Manuela...

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  2. Se solamente potessi separare
    la mia vita da quella di quelli
    che uccidono.
    Se io potessi escluderli per
    sempre dalla mia vita, dalla
    mia memoria, dalla memoria
    della gente che come me cerca
    disperatamente solamente
    un po' di libertà per vivere
    e per respirare.
    Un po' siamo colpevoli.
    Le lacrime servono a poco.
    La strada vera la conosciamo
    bene.
    Ogni giorno un'attesa
    ogni giorno aspettiamo
    un dolore nuovo
    e quand'esso arriva
    non è novità terribile.
    Ce l'aspettavamo...
    La gente attorno a me muore
    Pazza di morte.
    Non c'è piu' tempo. Anch'io
    sono invasa dalla pestilenza
    Non c'è piu' scampo
    Che scampo vuoi che ci sia
    quando gli amici e i parenti
    i conoscenti muoiono uno ad
    uno trascinati nel pestifero
    gorgo?
    Salvaci, ma chi?
    Salvateci, ma chi?
    Salviamoci.

    (Beatrice Monroy, Palermo in tempo di Peste, 1979)

    ciao, Sud De-Genere

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  3. non sai quanto lo spedirei io !!!!! e grazie all-anonimo che mi ha mandato palermo in tempo della peste...ma non mi arrendo, questo no, credimi juanita.
    questo no.
    non mi arrendo

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