giovedì 1 luglio 2010

Rod Stewart e Gaza

10000 spettatori ieri sera a Tel Aviv per Rod Stewart. E c'ero anch'io , con mia figlia Michal.
Il pubblico ha urlato di gioia a ogni canzone , cantato e ballato con lui, conoscevamo tutte le parole.
E anch'io e Michal, naturalmente, come due sceme.
Lui, il grande Rod, il figlio dell'idraulico, entusiasta , ha detto " pubblico fantastico, mai visto un pubblico del genere ".
Per forza. "É il nostro desiderio di gioia, di normalità" ha detto Michal ( insieme avevamo urlato da Elton John , con suo padre s'era commossa da Leonard Cohen.) " ci aggrappiamo ad ogni briciola di godimento , come se fosse l'ultima ".


E continua la marcia verso Gerusalemme della famiglia di Ghilad Shalit.
Ne ho parlato con S. , l'amico di Gaza che mi aveva giusto telefonato per avere notizie del suo generatore che sto cercando di fargli arrivare .
Dice che a Gaza stanno entrando molte più merci di quelle che c'erano prima m ma il vero problema non sono le merci ( prima arrivavano attraverso i tunnel dall'Egitto ed erano egiziane adesso arrivano da Israele e sono israeliane) , il problema è che la gente non avendo lavoro, non ha i soldi per comprare nulla più dello stretto indispensabile.
E mi fa l'esempio della fabbrica di gelati di Gaza , che ha finalmente il latte e il cioccolato per farlo, ma non i bastoncini o le coppette.
"e così 150 operai sono ancora a spasso"

"E Ghilad Shalit? " gli ho chiesto " quel povero ragazzo... potevano almeno lasciarlo visitare dalla Croce Rossa" " sì...poveretto ... fa pena anche a me" ha risposto" ma il nostro cielo è pieno di aerei spie " ha risposto " e nella nostra affollatissima terra . i suoi carcerieri sanno benissimo che dopo che il primo estraneo lo vede... scoperto il posto , arriva subito l'esercito israeliano, e questo non se lo possono certo permettere ".
Qui Tel Aviv, Medio Oriente.

2 commenti:

  1. Ormai ti leggo sempre, sono agganciata. Mi piace quelli che dici e come lo esprimi. Sei la mia finestra sul tuo mondo, sulla vostra anormale quotidianità. Avrei tante domande da farti, ma per ora mi limito a una piccola curiosità: in che lingua parli con il tuo amico di Gaza? E con il macellaio arabo del supermercato? E con i tuoi figli?
    Grazie per tutto quello che fai.
    Milena

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  2. con i miei figli in ebraico, col macellaio pure .
    ai nipoti cerco di parlare italiano ( i miei figli lo parlano) e con il mio amico di Gaza in italiano( che lui parla) a volte in inglese, a volte in ebraico ( dipende da chi lo sta ascoltando dall'altra parte!)

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