venerdì 12 marzo 2010

che caldo che fa

Brutte , bruttissime giornate. Malgrado il caldo, quasi insopportabile , ( ieri c'era un'afa spaventosa e quasi quaranta gradi) , ieri sono andata a far la spesa al Shuk Ha Carmel , il mercato di Tel Aviv , ma sono tornata quasi subito a casa , non ce la facevo proprio, mi è venuto mal di schiena, ,mal di testa, mal di tutto, così mi son buttata a letto, mi sono accesa l'aria condizionata , e ho guardato dormicchiando uno di quei programmi un pò cretini che arrivano dall'America.
È così che riesco a fuggire dalla realtà.
Ogni giorno mi arrivano notizie dall'Italia –sempre più preoccupanti- e ogni giorno vedo che cosa succede qui.
Questa notte mi son sognata che mi avevano rotto la porta di casa, erano entrati i ladri e mi avevano rubato quello che avevo.
E non ci vuole un gran Freud per capire perchè l'ho sognato.
Siamo ostaggi dei coloni , dei razzisti, dei pavidi, della moglie di Bibi, la zarina Sara , che dietro le quinte fa il buono e il cattivo tempo, di gente che non riesce a guardare lontano, solo fino a dietro l'angolo, alle prossime elezioni , al prossimo possibile guadagno ,eppure la verità la sanno tutti, eppure anche loro hanno figli e nipoti e dovrebbero preoccuparsi per il loro futuro. Siamo ostaggi di una politica che non accetto e che devo democraticamente subire da quarant'anni.
Dopo le ultime dichiarazioni di Eli Ishai , il vice di Obama , durante la sua visita, ha dichiarato, furibondo, ( vedi il post di alcuni giorni fa) che siamo un pericolo anche per loro, per i loro soldati in Iraq.
Io penso che siamo sopratutto un gran pericolo per noi stessi. E alla fine per il mondo. I colloqui con i Palestinesi ,che dovevano iniziare, sono falliti ancora prima di partire.
Tra un pò saranno loro che si rifiuteranno di negoziare con noi.
E aspetteranno , con calma , di diventare la maggioranza..

3 commenti:

  1. Situazione angosciante, sia in loco che in generale. La nostra generazione che aveva aspettative positive per il futuro ha smesso di averne e d è un gran brutto segno!
    Imbarazzante difendere Israele da qui, in Italia, contro amici pelosi e nemici di sinistra che ci fanno la morale. shalom Manuela.
    Lehaim da haimle
    Vittorio Levi

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  2. immagino che sia difficile. ma più che per noi , ( ormai quel che è stato e stato) mi preoccupo per le prossime generazioni, e mi preoccupa molto l'uso della parola magica antisemitismo ( che esiste comunque sia a destra che a sinistra) a sproposito.
    Alla fine , a forza di usarla, perde ogni significato.
    Gli errori fatti da Israele vanno ammessi, esattamente come quelli fatti dall'Italia e da qualsiasi altra nazione.Solo così si può cercare di cambiare qualcosa.

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  3. brava manuela!!! la penso come te su questo che hai scritto. Sono stata a casa tua nel 2005 quando sono venuta a Tel-Aviv per un seminario del Meretz,con Gomel, Marcello Di Segni e qualche altro
    Gisella Kohn

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