lunedì 22 marzo 2010

ultimo giorno a Padova

La Luisa sta senz’altro meglio, la Silvana non so. Certo capisce tutto , prigioniera del suo corpo , cerca di parlare e non ci riesce. In un soffio , le esce un “sì’ e poi un “no” …mi mostra che muove le gambe e il braccio sinistro. Sono andata a salutarla, l’ultima volta prima di partire , mi ha stretto forte forte la mano e credo di aver capito.
La lascio lì , sola, nel suo letto d’ospedale , e immediatamente mi viene un gran mal di pancia che continua finché arrivo a casa e a nulla serve il Buscopan. Devo avere il cervello in pancia invece che al posto giusto. Mai sofferto di un mal di testa in vita mia .
Nel treno per Milano mi siedo vicino al finestrino e guardo la pianura padana , la terra dove sono nata e cresciuta e sento così poco mia, meno di Tel Aviv, meno di Virgoletta.
Padova non è mai stata ai miei occhi una città particolarmente vivace e allegra ( a Avraham ha sempre fatto una gran tristezza) , questa volta, sarà stato il tempo, saranno state le giornate passate in ospedale , mi è sembrata anche depressa. O forse è la crisi economica , non so.
Ho voglia di tornare a casa , al sole, nel mio pazzo paese . Avraham, a casa, ha iniziato a fare le pulizie di Pasqua.

2 commenti:

  1. Ho capito perchè eri a pd. mi dispiace per te e le tue amiche. Un pensiero: perchè non chiedermi aiuto? se vuoi propormi a Marcella, sempre che io sia accettata....
    Quanto alla parola fashl (è giusta?) perchè non tradurre con: boiata ? my love to you,Gaia,Lia e tutta la famiglia,Avrham compreso. Elisa Stop...

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  2. grazie....se ce ne sarà bisogno te lo faccio sapere
    manuela

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